Acquario marino mediterraneo in un barattolo

L’acquario marino mediterraneo viene spesso identificato come un grande acquario con pesci di mole importante e qualche grosso invertebrato. In realtà il nostro mare ospita anche specie di piccole dimensioni, come gamberetti, ascidie e nebulose, che possono essere ospitate in un piccolo acquario o, addirittura… un barattolo!
1.Premessa sull’acquario marino mediterraneo in barattolo
Come può funzionare un acquario così piccolo e apparentemente instabile? Il principio su cui si fonda è la fedele riproduzione in scala di un acquario marino mediterraneo un po’ più grande, come una classica vasca di 40-50 litri d’acqua. Non dobbiamo quindi allestire il barattolo ingegnandoci troppo su tutti i possibili micro sistemi per aumentare la filtrazione, bensì cercare di mantenere nel complesso un carico organismo moderato: se in un acquario di 50 litri ospitiamo 20 gamberetti e 3 pesciolini, in un barattolo di 5 litri possiamo inserire 2 o 3 gamberetti soltanto. Questi numeri sono decisamente d’esempio, ma è importante sottolineare il rapporto di proporzionalità tra i due casi.
1.1 Un ambiente piccolo e sferico è idoneo agli animali?
Questo aspetto fa parecchio discutere gli appassionati di acquari d’acqua dolce e marina. Riguardo alle dimensioni del barattolo dobbiamo escludere di allevarci animali molto vivaci e nuotatori, preferendo quelli sessili o comunque sedentari. Non serve ricordare che debbano avere una piccola biomassa, cioè esser minuti e richiedere poco cibo.
Riguardo alla forma del contenitore, non vi è alcuna evidenza che la sfericità possa nuocere agli animali: anzi, per alcuni gruppi di animali un acquario tondo senza spigoli è migliore in quanto non ostacola il nuoto continuo; si pensi alle meduse, ctenofori e vari altri.
2.La scelta del barattolo per il micro acquario mediterraneo
Un buon barattolo deve essere perfettamente trasparente, di vetro spesso e con un’apertura il più larga possibile per agevolare le operazioni di manutenzione e riempimento.
Il volume di questo acquario-barattolo ha importanza relativa: la vita è presente anche in una goccia d’acqua, siamo noi a scegliere quale forma ospitare e di conseguenza le esigenze di spazio. Per mantenere piccole ascidie, alghe, vermi nebulosa, mini anemoni si consideri almeno 1,5-2 litri d’acqua, mentre per ospitare gamberetti, sabellidi (vermi come gli spirografi), piccoli bivalvi almeno 4-5 litri d’acqua. Ovviamente va benissimo anche una boccia di 20-30 litri, ma andrebbe definita più come acquario quasi tradizionale che come mini acquario mediterraneo in barattolo.
3. Componenti tecniche elettriche per l’acquario barattolo
3.1 Aeratore per il movimento dell’acqua
Tra le prerogative dell’ambiente marino vi è il movimento dell’acqua. Senza di esso la varietà e quantità di organismi viventi si riduce drasticamente e ogni supporto filtrante perde di efficienza. E’ quindi necessario per una buona riuscita il movimento costante dell’acqua, ottenuto nel caso dell’acquario-barattolo tramite l’aerazione. Una colonna di bolle d’aria passanti tra le rocce favorisce gli scambi gassosi e crea una flusso ideale.
L’aeratore costituisce l’unico accessorio veramente indispensabile, a mio parere, per un buon funzionamento del barattolo mediterraneo.
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3.2 L’illuminazione dell’acquario-barattolo
L’illuminazione è importante quasi quanto o come il movimento dell’acqua. La luce necessaria si può fornire in due modi: con l’utilizzo di mini plafoniere / lampade oppure posizionando il barattolo nei pressi di una finestra. In quest’ultimo caso è bene prestare attenzione alla temperatura dell’acqua: in estate, con luce diretta, potrebbe innalzarsi troppo.
La tipologia di luce artificiale corretta è commercialmente chiamata luce fredda, kelvin >6000 o anche 10-12 mila. Per quanto riguarda i lumen, 300-500 lumen sono accettabili per bocce o barattoli da 4-10 litri circa.
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4. Caratteristiche, qualità e filtrazione dell’acqua
Per il mantenimento della qualità dell’acqua vi sono due vie principali, ma che possono unirsi in un solo metodo.
4.1 Filtrazione: batteri e vegetali
L’utilizzo di substrati porosi adatti all’insediamento batterico permettono una ossidazione dei composti di scarto e in misura variabile anche la definitiva riduzione (ciclo dell’azoto).
In un barattolo conviene avere anche dei consumatori diretti dei composti di scarto, i cosiddetti nutrienti. Le macro alghe marine sono ghiotte di nitrati e fosfati e la loro crescita è di solito sufficientemente significativa. Oltre alla funzione filtrante, le alghe possono essere anche molto belle: le alghe rosse in particolare, ma pure le brune ramificate.
Quindi, per attuare una buona filtrazione, è necessario inserire nel barattolo alcuni frammenti di rocce porose, come le note rocce vive marine, ma non solo: lapillo lavico ben lavato ed un leggero strato di sabbia sono supporti ideali per la nitrificazione.
4.2 L’acqua marina per l’acquario barattolo
Nel barattolo va inserita acqua marina, che può essere naturale oppure ricostruita.
Consiglio di mantenere una salinità del 32-35 per mille circa. Questo poichè, nonostante la salinità del mare sia spesso più elevata, l’eventuale rapida evaporazione potrebbe in un ambiente piccolo come un barattolo innalzarla eccessivamente.
La temperatura può essere mantenuta tra 10 e 28°C circa durante l’anno: temperature troppo basse rallentano il sistema, ma non sono di solito pericolose; mentre quelle eccessive nel verso opposto possono diventare nocive per quanto concerne l’ossigeno disciolto, il quale decrementa all’aumentare della temperatura.
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5. Avvio dell’acquario barattolo marino mediterraneo
L’allestimento e l’avvio sono una fase critica per l’acquario barattolo marino mediterraneo. La sua buona riuscita è determinante per l’andamento successivo del piccolo ecosistema.
5.1 Allestimento e riempimento
- Inserimento strato di sabbia (quarzifera, calcarea o mista…) di 1-2 cm
- Posizionamento delle rocce incastrando la pietra porosa d’uscita dell’aeratore. Come pietra porosa se ne scelga una a bolle grosse.
- Aggiunta di circa metà acqua
- Posizionamento alghe
- Aggiunta di altra acqua
- Sistemazioni finali
- Accensione aeratore e luci (se artificiali)
Questo elenco è grossomodo l’insieme degli step: non molto diverso da come si farebbe in un acquario tradizionale.
5.2 Assestamento o “maturazione”, quindi inserire gli animali nell’acquario barattolo
Nel caso di materiali nuovi è bene attendere qualche settimana durante cui le alghe possano acclimatarsi e incominciare a crescere, i batteri sulle rocce a proliferare e in generale l’ambiente si stabilizzi.
Si può notare una crescita di alghe inferiori sulle superifici, marroni o verdi. Non è preoccupante. Se invece si formano patine rosso/viola, di consistenza molle, è bene aspirarle via: si tratta probabilmente di cianobatteri che è bene rimuovere.
L’inserimento degli animali deve essere graduale, iniziando da quelli più piccoli e meno esigenti in fatto di alimentazione.
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6. Gli animali per l’acquario barattolo mediterraneo
Questi micro acquari, in genere, si popolano con qualche invertebrato sessile e gamberetti.
Del primo gruppo menziono le ascidie del genere Botrylloides, i vermi spirografi e affini, gli anemoni di vetro (Aiptasia) e altre piccole attinie. Nel caso di specie urticanti è bene non inserirne in quantità eccessiva e sicuramente non di grandi dimensioni.
Tra i gamberetti, i Palemon sono senz’altro i più famosi e apprezzati. In un acquario barattolo mediterraneo di 4-5 litri se ne possono inserire pure 3-4 esemplari indicativamente.
Anche asterine, vermocani e nudibranchi erbivori (come Placida viridis) sono ospiti graditi per l’acquario barattolo marino.
7. Manutenzione dell’acquario barattolo marino mediterraneo: alimentazione degli animali, cambi d’acqua e rabbocchi
L’alimentazione degli animali deve essere fornita con molta parsimonia. Piuttosto di somministare contemporaneamente i pasti a tutti gli animali, per esempio mezza rondella di zucchina ai Palaemon, due Artemia agli anemoni, un goccio di lievito o fitoplancton agli spirografi, conviene suddividere le introduzioni di cibo durante la settimana così da sovraccaricare meno il sistema. Piccoli pasti sono meglio tollerati rispetto a grandi quantità di materiale in un’unica volta.
I cambi d’acqua nell’acquario barattolo mediterraneo si possono effettuare circa una volta al mese o pià frequentemente se necessario. Sconsiglio di posticipare troppo il cambio d’acqua, piuttosto meglio farne uno piccolo in più: così facendo si evitano carenze di oligoelementi o eccessi di altri, anche se apparentemente l’acquario non sembra manifestare problemi.
Il rabbocco va eseguito preferibilmente con acqua demineralizzata (conduttività vicina a 0, senza additivi o profumi, come con gli acquari normali).
8. Conclusioni
L’acquario marino mediterraneo in un barattolo rappresenta un’esperienza a mio parere molto interessante, poichè fa apprezzare anche gli organismi più piccoli, i quali in una grande vasca si perdono, mentre in un piccolo acquario-barattolo assumono tutt’altra importanza. Insomma, uno sguardo diverso alla biodiversità del mar Mediterraneo, in special modo dei suoi scogli, porti e insenature.
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