La stagione secca in Amazzonia – un report acquariofilo


Nella foresta amazzonica la stagione secca colpisce duramente certe aree, abbassando considerevolmente il livello dell’acqua e tagliando fuori dalla rete idrografica principale numerose anse e piccoli canali in cui vivono numerose delle specie preferite dagli acquariofili.
Spesso, infatti, si rinvengono queste pozze isolate nella foresta in cui il flusso d’acqua è minimo o quasi assente. Qui gli animali sono costretti a sopravvivere alcuni mesi in attesa delle piogge, la quali vanno a creare nuovi ambienti ricchi di alimento e spazi.
Anche gli ambienti dei tratti principali dei grossi fiumi ne risentono: i pesci raggiungono densità numeriche elevatissime, peggiorando tanto la qualità dell’acqua in termini di ossigenazione, quanto incrementando il rischio di diffusione di alcune patologie.
La mortalità, in questo periodo, potrebbe risultare significativa, tuttavia vanno considerati molti aspetti che in parte sono già stati accennati. I pesci appartengono a una biocenosi e fa parte degli equilibri naturali anche questa fase che, agli occhi acquariofili, appare come critica o infelice.
Solo negli acquari domestici i pesci ornamentali vengono curati con tutte le attenzioni. In natura questo non avviene e se con il modificarsi delle condizioni ambientali la situazione diventa insostenibile troppo rapidamente, la conseguenza è semplice: la popolazione in oggetto sparisce.

Conclusione e consiglio personale finale: invece di preoccuparsi della morale sugli acquari, pensate a curare bene la qualità dell’acqua evitando di uccidere i pesci con picchi di nitriti facilmente evitabili oppure ignorando le minime pratiche di corretta gestione che eliminano la stragrande maggioranza dei rischi di malattia. Più risultati, meno chiacchiericci infondati.
In un prossimo articolo vi parlo della sostenibilità della pesca di pesci ornamentali, così chiariamo un altro dubbio che genera discussioni altrettanto prive di evidenze concrete.