Boccia per Asellus aquaticus

Boccia per Asellus aquaticus

Asellus aquaticus – allestimento e gestione boccia

E’ qui descritto un metodo per avviare e condurre un acquario-barattolo per i gamberetti Asellus aquaticus. Il fine della boccia è mantenere una viva colonia di isopodi e delle piante acquatiche in un buon equilibrio biologico.

La boccia o il barattolo

Per il contenitore si può utilizzare un barattolo di vetro che contenga almeno 4-5 litri d’acqua. E’ preferibile che l’apertura sia larga quasi quanto il diametro della boccia o poco meno, poichè se fosse più simile ad una bottiglia vi sarebbero problemi di scambi gassosi nonchè pratici nell’allestimento.

Allo scopo di poter osservare senza ostacoli visivi gli esemplari di Asellus, il vetro (o la plastica) che compone il barattolo non dev’essere lavorata ma il più liscio e trasparente possibile. Effetti lente non sono nocivi per gli inquilini, mentre sono puramente disturbi estetici.

L’ambiente di origine degli Asellus aquaticus

Gli Asellus aquaticus in natura popolano ruscelli, fossi e raccolte d’acqua di vario tipo. In generale sono tipici di ambienti stagnati o lentici e solo raramente si rinvengono in corsi d’acqua con corrente più forte, e quasi unicamente nei pressi delle rive dove il rischio di esser spazzati via dalla corrente è minore. Questi gamberetti infatti non sono abili nuotatori, anzi vivono sostanzialmente solo sulle superfici. Si muovono con discreta agilità nel detrito e nella fitta vegetazione ove trovano, tra il resto, riparo e nutrimento.
Gli Asellus aquaticus sopravvivono anche in acque inquinate da un punto di vista dell’eutrofizzazione e sembrano piuttosto gradirle: d’altra parte sono animali che si nutrono di materiale in decomposizione.

L’allestimento della boccia

Sul fondo della boccia si possono inserire due dita di sabbia mescolata a lapillo vulcanico o pozzolana in rapporto 70-30. Assieme è possibile aggiungere anche humus, per esempio di vermicompost, al fine di arricchire il substrato sia di nutrienti per la vegetazione che di materiale edibile per i gamberetti. La quantità di terriccio utilizzata nelle prove è stata di 1 cm3 ogni 4,0 litri d’acqua.
Sul fondale si possono adagiare foglie secche di acero, quercia, gelso o altre. Queste è preferibile, di solito, aggiungerle dopo una o due settimane dall’avvio.L’acqua di riempimento può essere quella originale del luogo di cattura, purchè sia abbastanza pura, oppure di rubinetto o ancora proveniente da altri acquari.

La scelta della vegetazione

La vegetazione si compone di due tipologie differenti di piante: quelle di rifugio e quelle da fitodepurazione.
Le prime sono generalmente a crescita medio lenta e fungono da riparo, superficie su cui muoversi e supporto per la crescita di microorganismi utili. Le seconde invece partecipano attivamente agli equilibri del sistema boccia. In natura è facile reperire crescione e sedano d’acqua come piante medio rapide per la fitodepurazione, mentre sono comuni le Plagiochila come specie da rifugio. Altrimenti qualunque poco esigente pianta d’acquario può andare bene allo scopo, purchè scelta con criterio.

I valori chimici e fisici dell’acqua

Nei mie barattoli ho registrato TDS da 100 a 400 ppm e temperature nell’arco dell’anno tra 12 e 28°C.
A questi valori le piante acquatiche rimangono variabilmente attive e non insorgono problemi di blocco vegetativo di norma.
Il campo di resistenza degli isopodi è comunque molto maggiore: possono sopravvivere fino a quasi il congelamento dell’acqua.

L’inserimento degli Asellus

Sebbene possano essere introdotti anche subito, poichè molto resistenti al degrado (temporaneo in questo caso) delle condizioni ambientali, l’attesa di due o tre settimane durante le quali si stabilizzano gli equilibri interni non può che giovare ai gamberetti.
Se l’ambiente diventasse troppo ostile, gli Asellus aquaticus sono in grado di arrampicarsi fuori dall’acqua, ad esempio su piante o legni sporgenti, nell’attesa che le condizioni tornino accettabili.
Il numero di soggetti di partenza può essere variabile: in genere due o tre coppie sono sufficienti per un rapido popolamento.

Riproduzioni e andamento della popolazione

Il tasso riproduttivo è meno importante rispetto a quello delle più famose Neocaridina davidi, tuttavia la popolazione nelle giuste condizioni cresce con una certa rapidità. Sarà opportuno rimuovere periodicamente alcuni esemplari, anche se tendenzialmente la popolazione si autoregola quando cibo e spazio sono costanti e determinati.

Convivenza con altri animali

Nel barattolo possono vivere senza problemi nell’interazione intraspecifica anche gammaridi, gasteropodi detrivori e larve d’insetto detrivore.
Se nella boccia degli Asellus si ricrea una comunità di invertebrati la popolazione di ciascuna specie costituente può subire variazioni nell’entità negative o positive, poichè le risorse devono essere spartite e si tratta in tutti i casi di organismi la cui nicchia è pressochè sovrapposta.

Equilibrio tra introdotto, trasformato ed espulso

Dopo alcune settimane o mesi dall’avvio della boccia con gli Asellus aquaticus la quantità di cibo introdotto dovrebbe regolarizzarsi su quantità costanti somministrate e a intervalli definiti. Queste condizioni permettono di raggiungere un discreto equilibrio tra l’introdotto e il trasformato ma soprattutto l’espulso: dopo un certo periodo la stasi demografica fa sì che gran parte del materiale inserito non partecipi all’aumento di biomassa degli animali bensì a conservare quella esistente e casomai incrementare quella di batteri e vegetali.
Il variare delle somministrazione entro un certo margine non provoca conseguenza negative per l’ecosistema del barattolo, e spesso sono tollerate unicamente grazie alla innata adattabilità degli isopodi all’aumento di composti chimici di scarto che ad una effettiva efficienza del sistema a neutralizzare l’inquinamento.
Oltre ad una soglia la carica batterica generata dall’eccesso di materiale in decomposizione può sottrarre troppo ossigeno dalla soluzione o, peggio, concentrare la quantità di ione nitrito, il quale sfavorisce la respirazione. In questi casi gli asellidi cercano di fuggire dall’acqua, ma raramente sopravvivono a prolungati periodi in ambienti ostili.

Conclusioni

Una boccia popolata da Asellus aquaticus offre uno scorcio di natura difficile da ammirare altrimenti. Lo stile di vita degli isopodi, la loro preferenza per interstizi bui e riparati e il loro buon mimetismo non permettono una agevole osservazione senza modificare il loro habitat spostando piante e pietre. Il mantenimento in un barattolo trasparente, invece, consente di poter apprezzare gran parte delle  loro attività: non solo la visione è quasi a 360°, ma nel tempo è possibile veder susseguirsi le generazioni e, magari, scoprire qualche soggetto con bizzarrie nella livrea. L’Asellus aquaticus è un isopode molto semplice da allevare ed estremamente adatto ad una boccia o un barattolo ben allestiti.
asellus aquaticus

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