Boccia per Neocaridina davidi
Il barattolo o boccia
Il contenitore dove ricreare il piccolo ambiente non dovrebbe essere troppo piccolo. Un barattolo di almeno 5 litri è probabilmente il minimo consigliabile.
Naturalmente si può optare per vasche più capienti, avendo la sola accortezza che l’apertura sia abbastanza larga per riuscire ad allestire, spostare gli oggetti, potare e ripiantare le piante agilmente.
Inoltre dovrebbe essere sufficientemente grande per permettere una buona superficie di scambio gassoso, il quale comunque è limitato rispetto ad una vasca bassa e larga.Un barattolo molto comune è il modello di 5 litri della marca Fido (in foto).
E’ piuttosto sproporzionato in altezza, come un classico vaso per olive o sottaceti, e possiede un evidente restringimento nella parte alta. Si può scegliere di portare il livello dell’acqua fino al tappo oppure di limitarlo al punto di massima circonferenza.
Esistono molti altri modelli di barattolo in commercio, alcuni ben trasparenti, altri più decorati e quindi meno adatti allo scopo.La presenza di un tappo, ermetico o meno, non è assolutamente necessaria. Se si vuole è possibile togliere sia il tappo che la struttura di metallo che lo fissa. Nel caso in cui lo si lasciasse è bene tenerlo sempre aperto.Infine, una qualunque boccia può andare bene purchè contenga abbastanza litri d’acqua e non abbia un’apertura troppo stretta.
Posizione e illuminazione
La posizione del recipiente influenza parecchio la sua evoluzione interna.
La temperature ambientale non deve essere troppo elevata nel periodo estivo e si possono considerare sicuri, con un discreto grado di certezza,valori massimi di 28-30°C.
Nella stagione fredda la temperatura può scendere anche sotto i 10°C, in ogni caso non si deve formare ghiaccio poichè esso può crepare il recipiente o potrebbe congelare completamente.
Un luogo luminoso è più favorevole alla vita, specialmente se vi è luce solare diretta per un numero moderato di ore (un periodo troppo prolungato può aumentare il rischio di surriscaldamento).
Per sostituire la luce naturale si può utilizzare una lampadina ad esempio trovo valido il led di 2 -3 watt JANSJÖ . Il fotoperiodo iniziale dovrebbe essere abbondante: 8-10 ore sono di norma sufficienti, ma si può arrivare anche a 14 ore.
La temperature ideale per l’avvio è sui venti-venticinque gradi Celsius perchè a questi valori le specie vegetali sono di solito al massimo dell’attività.
Allestimento:
Substrato
Un materiale inerte o parzialmente calcareo è l’ideale; si possono usare sabbie quarzifere, silicee, calcaree e varie altre.
Per migliorare la porosità complessiva del substrato ed evitare punti in cui le particelle si compattino è utile mescolare alla sabbia del lapillo vulcanico in rapporto 80-20 sabbia circa.Se il materiale proviene da altri acquari possiede già una certa carica batterica e microorganismi, il che è un vantaggio.
Nel barattolo si inseriscono un paio di dita di fondo.
Materiali in decomposizione
L’acqua
Alghe e piante
Introduzione gamberetti
L’inserimento dei gamberetti può avvenire in maniera relativamente sicura solo quando le piante o/e le alghe si sono ambientate e crescono attivamente. Di norma, in ogni caso, non prima di due settimane dal riempimento.
Avvenimenti da superare
Tra i possibili avvenimenti vi sono:
- nebbie batteriche: significa che è stato inserito troppo materiale organico e la vegetazione è probabilmente inattiva. Si risolve cambiando il 100% dell’acqua in modo da rimuovere ogni traccia di composti azotati in eccesso in soluzione. Se il cambio non è possibile poichè ci sono già dentro degli animali si può tentare con rinnovi del 30% anche due volte al giorno fin quando l’acqua non torna ad essere limpida. Da notare bene che una leggerissima opacità non è in assoluto negativa, ma va monitorata.
- fioritura di alghe unicellulari: le alghe in sospensione crescono prevalentemente quando la vegetazione è inattiva, i nutrienti in colonna e la luce sono molto abbondanti. La soluzione è analoga a quella per la nebbia batterica, sebbene le alghe difficilmente si rimuoveranno così: il cambio d’acqua serve a sottrarre nutrienti in eccesso fin quando le piante non inizieranno a crescere diventando competitive, nel mentre è bene ridurre il fotoperiodo mantenendo invariata la potenza luminosa. Se l’espolosione algale avviene quando il barattolo è già avviato da tempo e non è sicuro variare i parametri ambientali si può procedere con cambi d’acqua di minore ragione e con l’introduzione di Daphnia spp, un piccolo crostaceo sospensivoro. Oltre a ciò sarebbe benefica l’aggiunta di altre piante attive, magari palustri o galleggianti.
Se il problema di alghe persiste puoi ricevere supporto: >> Rancan Consulenze
- crescita delle muffe acquatiche: gli oomiceti raramente sono dannosi se limitati a piccoli focolati. Quando però ricoprono vaste aree è bene porre attenzione poichè possono disturbare i gamberetti. Di solito è semplice ridurne la proliferazione: crescono unicamente su materiale in decomposizione, quindi levando l’eccesso di questo automaticamente le muffe scompaiono.
La conduzione della boccia per gamberetti a lungo termine
Fasi critiche e vasca di salvataggio
La fase più critica è probabilmente quella dei primi giorni dal riempimento: a volte si avviano processi a catena per i quali è necessario riallestire tutto senza perdere tempo ad aspettare e sperare in una ripresa.
Il problema dei sali disciolti e il pH
Tra questi vi è il carbonato di calcio, presente comunemente nell’acqua di rete e in alcuni minerali.
L’alimentazione delle Neocaridina
Il numero di gamberetti
Il rabbocco ed il cambio d’acqua
L’acqua per i rabbocchi dovrebbe essere a bassa contenuto di sali minerali, in modo da non sovraccaricare la vasca di nuovi composti continuamente (i sali non evaporano e rimangono, più concentrati, in soluzione).
Considerazioni conclusive
Il pericolo non proviene dal tipo di creazione, la boccia con gamberetti, ma dagli errori tipici che chiunque può commettere nella sua conduzione. Ci si augura che maggiore sia l’esperienza, ma anche l’attenzione personale, minore siano questi.
L’articolo appena letto è indirizzato soprattutto agli appassionati che già hanno avuto modo di sperimentare nel campo acquariologico, ma è probabilmente un’esperienza interessante per tutti, a patto che ciò non diventi un fallimento totale per incuria.
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