A cosa servono le piante in acquario?
Funzione delle piante vive in acquario
Le piante vive sono inserite sempre più spesso negli acquari d’acqua dolce. Un tempo erano tipiche solamente di speciali allestimenti, acquari perlopiù dedicati alla coltivazione delle piante senza troppo interesse per i pesci. In altri contesti vengono usate come riempitivo e relegate a una semplice funzione estetica. Un numero crescente di acquariofili, invece, ha capito come l’interazione equilibrata tra piante, pesci, invertebrati (e microrganismi) generi un sistema-acquario più stabile, salubre e duraturo…
Le piante consumano i nutrienti
Una funzione importante delle piante d’acquario riguarda la loro capacità di consumare una serie di composti disciolti che, dal punto di vista dei pesci e invertebrati risultano tossici anche a concentrazioni relativamente basse.
Il consumo di azoto e fosforo è l’attività benefica principale. Questi elementi sono presenti in acquario rispettivamente come ammonio/nitrito/nitrato e fosfati.
In realtà, le piante consumano soprattutto carbonio di cui il CO2 è la fonte primaria. Tuttavia, gli scambi gassosi superficiali sono quasi sempre sufficienti per mantenere adeguata alla vita dei pesci la concentrazione del gas. Al contrario, spesso, la quantità di CO2 risulta insufficiente per una buona crescita della vegetazione, tanto che alcuni acquariofili da erogano artificialmente.
Dalla colonna
Alcune piante ottengono tutti i nutrienti direttamente dall’acqua attraverso le foglie. Queste specie, tipicamente acquatiche, contribuiscono direttamente al controllo dei composti azotati e fosfati disciolti in acqua. Alcune presentano inoltre una crescita molto rapida, limitata quasi sempre dalla carenza di carbonio (il nutriente richiesto in maggior quantità) o di luce.

Dal substrato
Altre piante, spesso quelle terrestri adattate alla vita acquatica, utilizzano le radici per ottenere i nutrienti.
Per queste piante, dunque, il substrato ha una importanza primaria. Esistono fondali migliori di altri per la coltivazione delle piante e ciò dipende dall’efficienza degli scambi ionici tra particelle di substrato e cellule delle radici.
Le terre allofane sono molto valide, ma il substrato migliore è il terriccio organico di humus.
Un classico fondo inerte, per esempio sabbioso, offre pochi vantaggi specifici alle piante, tuttavia nel corso dei mesi si arricchisce di particelle organiche in decomposizione e ciò ne migliora la sua qualità dal punto di vista delle piante.
Questo aspetto va tenuto in considerazione anche in merito al controllo degli inquinanti per i pesci. Un substrato con alta presenza di radici cede meno nitrati e fosfati all’acqua, in quanto le radici li adsorbono prima che vengano ceduti alla colonna d’acqua.
Integrare piante diverse, radicanti e non, aiuta a controllare il livello di nutrienti/inquinanti in modo completo e più efficace.
Altre funzioni delle piante in acquario
Le piante in acquario offrono altri vantaggi da non sottovalutare.
Le piante offrono riparo
Molte specie ittiche, ma anche alcuni invertebrati, gradiscono delle zone d’ombra e dei ripari dove rifugiarsi in caso di percezione di pericoli. Un acquario spoglio può essere estremamente inospitale per alcune specie ittiche, in quanto la mancanza di ripari sottopone gli animali a continui stress… E le conseguenze sono palesi: gli esemplari smettono di alimentarsi fino a morire.
Oltre che ai ripari veri e propri, una vegetazione abbastanza sviluppata offre anche delle utili barriere visive. Alcune specie ittiche in cui è notevole l’aggressività/territorialità traggono beneficio dalla presenza di elementi ambientali che possano dividere fisicamente piccoli territori. Più semplicemente, il non vedersi continuamente è già d’aiuto per la convivenza di più esemplari di alcune specie.
Inoltre, una fitta vegetazione può aumentare i tassi di sopravvivenza degli avannotti che nascono in acquario.

Le piante sono supporti per la deposizione delle uova
Infine, le piante offrono supporti per la deposizione delle uova.
Varie specie utilizzano le foglie larghe come superfici su cui deporre: lo fanno molti caracidi, i callittidi, alcuni piccoli cipriniformi…
Altre volte la presenza di una folta vegetazione permette alle uova rilasciate liberamente di non essere subito intercettate dai vari ospiti dell’acquario, i quali potrebbero cibarsene. Ciò regala del tempo prezioso all’acquariofilo che desidera salvare alcune uova e crescere i futuri avannotti.
