Guida al Bonsai Pond

Guida al Bonsai Pond

Guida al Bonsai Pond

Il bonsai pond o laghetto in miniatura è una forma di laghetto di piccole dimensioni che negli ultimi anni è diventata sempre più popolare. Si tratta di ricreare un ambiente acquatico e palustre in un grosso vaso, un mastello o un qualunque altro contenitore di piccolo volume. I bonsai pond sono posizionati sia in giardino, sia sui balconi, sono perciò particolarmente adatti alla maggior parte degli appassionati. Questa è una guida introduttiva all’allestimento del bonsai pond, il laghetto in miniatura.

Bonsai Pond cos’è e perchè crearlo

Il Bonsai Pond è un laghetto di piccolissime dimensioni che permette di osservare la vita acquatica in un contesto diverso dall’acquario domestico. In particolare vi si possono allevare numerose specie di piante, anche producenti belle fioriture, e dei pesci che in acquario potrebbero non manifestare al meglio le proprie caratteristiche. A proposito: quali pesci “tropicali” possono vivere all’esterno?

Scegliere la posizione

La posizione del laghetto è molto importante poichè ne condiziona profondamente sia le scelte del progetto, sia quella che sarà l’evoluzione interna.

Il pond in balcone

Il balcone può essere un’ottima ubicazione purchè, in estate, le temperature non raggiunga valori troppo alti. In particolare è da evitare l’esposizione al Sole diretto nelle ore centrali e del pomeriggio, mentre poche ore al mattino possono essere benefiche per alcune piante acquatiche. Un vantaggio di questa posizione riguarda l’accesso alla corrente elettrica, un fattore che può rivelarsi talvolta davvero determinante.

Il pond in giardino

Che sia un riutilizzo di una fontana, un nuovo contenitore o una preesistente cisterna per l’acqua, il bonsai pond in giardino può dare grandi soddisfazioni grazie al più facile popolamento da parte di specie autoctone. Questo può essere un valore aggiunto qualora si desideri dedicare lo specchio d’acqua alla natura locale, tuttavia alcune specie nostrane possono trarre vantaggio anche se lo si popola con organismi esotici. La regola assoluta è che gli animali o le piante inserite, se non sono originarie delle proprie zone, non devono avere nessuna possibilità di uscita.

 

La stagione per l’allestimento

Un bonsai pond dovrebbe essere allestito a inizio primavera, tra marzo e aprile. Questo per permettere alla vegetazione di abituarsi al nuovo ambiente in un periodo favorevole; ciò tuttavia non implica che già al primo anno vi siano buone crescite: spesso è necessario attenere l’anno successivo all’installazione per ottenere risultati in termini estetici e di equilibrio.

Il contenitore per il laghetto

Tipicamente i contenitori sono mastelli o vasche di plastica di varia dimensione, di solito nell’ordine di qualche centinaio di litri, oppure fontane in pietra. Possono essere creati bonsai pond anche in vasi di qualche decina di litri, ma vi saranno grosse limitazioni sugli organismi da inserirvi.

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Mastello per bonsai pond

Non è necessario vi sia lo scarico, ma può tornare utile in caso di smantellamento.

Scelta del fondo e riempimento

La base del contenitore può essere lasciata spoglia oppure si può optare per l’inserimento di una fondale. I materiali migliori, in genere, sono quelli porosi come lapillo vulcanico, pozzolana ed eventuali miscele con sabbia e ghiaia. Da evitare il terriccio e sabbie troppo fini, le quali possono essere sollevate creando torbidità.

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Lapillo, bonsai pond

Il riempimento avviene con acqua di rete o eventualmente mescolata ad acqua piovana.

 

Introduzione delle piante acquatiche

Le piante si possono dividere in ninfeacee e loti, idrofite radicanti, idrofite a stelo flottanti, galleggianti, palustri. Le ninfee si devono posizionare interrate in vasi e lo stesso è valido per le piante acquatiche radicanti. Altre specie, quelle flottanti o in generale a vita libera, possono essere inserite senza particolari accorgimento.

Utilizzo del filtro

Funzione del filtro

La funzione del filtro artificiale consiste nel aumentare la capacità del bonsai pond di gestire uno squilibrio dovuto alla presenza eccessiva di animali. In altre parole, funge come “estensione” dell’ambiente acquatico in cui si creano le condizioni per ottimizzare l’azione depurativa di batteri e microrganismi.

Cosa avviene nel filtro

In particolare, nel filtro artificiale vi si sviluppano ceppi batterici che giocano un ruolo chiave nelle trasformazioni dei composti azotati presenti nelle deiezioni dei pesci e derivanti dalla respirazione e dalla decomposizione di foglie, piante e animali morti. Tali composti sono ammonio-ammoniaca inizialmente e subiscono trasformazione in nitrito e poi in nitrato. L’ultimo composto è poco tossico e ben tollerabile dai pesci, inoltre è un nutriente per le piante. Anche ammonio e nitrito lo sono ed è stato dimostrato che alcune specie preferiscono loro al nitrato come fonte di azoto, tuttavia per la vita degli animali non è opportuno tenerli in concentrazioni misurabili.

Il fenomeno, che prende parte ad un processo più grande chiamato ciclo dell’azoto, si verifica continuamente in qualunque ambiente acquatico: il filtro ha lo scopo di massimizzarlo, potendo quindi gestire molti animali in poco spazio.

Piante e filtro

L’azione fitodepurativa delle piante può essere sufficiente per la gestione degli scarti dei pesci e degli altri organismi. Per questo fine è comunque necessario che la componente vegetale sia nettamente superiore a quella animale e che le condizioni di temperatura e illuminazione siano adeguate.

 

 

 

Scelta degli abitanti

Tra i pesci più comuni per bonsai pond vi sono:

  • Pesci rossi, in piccolo numero e solo se la vasca per il bonsai pond contiene almeno qualche centinaio di litri.
  • Medaka, idonei anche per i più piccoli bonsai pond
  • I pesci proposti qui

 

Matteo Rancan

Specialista di acquacoltura e building contractor in Sudamerica, fin da bambino coltiva la passione per gli acquari e divulga su Colture Acquatiche le sue esperienze in questo affascinante mondo acquatico. Seguilo anche su Instagram e YouTube @aquaRancan