Raccogliere legni in natura: perchè?
Non ha bisogno di spiegazioni: i legni, i rami e le foglie che la natura ci offre sono meravigliosi e rendono magico ogni allestimento di acquario d’acqua dolce!
Comunque, a volte si sceglie di utilizzare dei legni raccolti in natura perchè i costi di quelli in commercio sono proibitivi. Non è una truffa: molti legni sono rari, pregiati e arrivano da lontano. Dato il volume che occupano, il trasporto è assai caro.
In questo articolo valutiamo l’opzione “legni prelevati in natura” per l’allestimento dell’acquario.
E' legale raccogliere legni in natura?
Prima di pensare al cosa, al come e al quando è meglio fare un premessa sugli aspetti legali.
Se siete proprietari di un boschetto o avete degli alberi in giardino, potete utilizzare senza noie burocratiche i rami secchi che, in un certo senso, sono una “vostra produzione”.
Raccogliere legni nei boschi pubblici, demanio statale, potrebbe invece presentare delle limitazioni. Consiglio di informarvi localmente se è possibile raccogliere legna in una determinata area.

Quali legni raccogliere?
Ammesso sia legale nella vostra zona, ci sono alcuni criteri che permettono di scegliere i legni migliori per il vostro acquario:
- Ben secchi: i legni freschi contengono ancora sostanze non alterate/degradate che in alcuni casi possono non essere benefiche. Se invece il legno è già stagionato, ma è particolarmente umile e inconsistente evitatelo: i processi decompositivi sono già in fase avanzata e nell’acquario non durerà a lungo.
- Senza muffe e funghi: possono veicolare biotossine. I funghi sono normalmente presenti sul legname perchè sono tra i primi organismi decompositori a espandersi nel sottobosco, tuttavia se ne osservate in modo evidente la presenza vi consiglio di non portarli a casa.
- Non troppo sottili nè troppo grossi. I rami sottilissimi si spezzano facilmente e sono difficili da trattare se necessitano di scortecciatura. I pezzi più grossi, come i tronchi, oltre a occupare molto volume inutilmente, sono più utili alla natura che a voi. Molti insetti sopravvivono solo grazie alla presenza di grossi ceppi di legno, dove magari vi si sviluppano le larve (vedi numerosi coleotteri).
- Evitate specie tossiche. Prossimamente verrà pubblicata una lista di specie con legni sconsigliati.
Scortecciatura
La scortecciature permette di rimuovere lo strato superficiale del legno. Non è in verità un’operazione obbligatoria, tuttavia è consigliabile.
- La corteccia accumula l’inquinamento atmosferico
- Si decompone facilmente in acquario: ciò può essere un vantaggio se vi sono molti organismi detrivori, ma solitamente è un evento sgradito sia per motivi estetici, sia poichè è un fenomeno poco controllabile.
Bollitura
Bollire i legni raccolti consente di uccidere i vari organismi e la maggior parte dei microrganismi presenti. Alcuni acquariofili pensano sia fondamentale bollire i legni per eliminare i patogeni, in verità i rami secchi non ne sono un vettore così rilevante per i pesci.
Infine, la bollitura può essere utile per ridurre la quantità di tannino che verrebbe rilasciata nell’acqua dell’acquario. Un legno bollito, solitamente, ha un potere acidificante minore.

Legni in natura per l'acquario: pro e contro
In definitiva, i legni raccolti in natura presentano diversi vantaggi: sono gratis, vi sono di tutte le dimensioni e di tutte le forme, da un certo punto di vista sono anche molto più sostenibili di quelli trasportati su lunghe distanze.
Di contro va segnalata la delicatezza della scelta, il tempo per cercarli, raccoglierli e pulirli…