Bufala maturazione acquario: 30 giorni precisi di maturazione

Bufala maturazione acquario: 30 giorni precisi di maturazione

Maturazione acquario d'acqua dolce: bufala dei 30 giorni

Negli ultimi anni l’acquariofilia sta diventando, come dicono alcuni, sempre più consapevole. Si ricerca il benessere degli animali allevati, così immancabilmente nascono e si diffondono delle regole per garantirlo. Alcune, purtroppo, sono davvero imprecise e si basano sulla statistica e probabilità che, seguendole, “vada tutto per il meglio”. 

<< L’acquario[1] è maturo dopo 30 giorni dall’avvio e si possono inserire i pesci >>

Nel modo in cui viene solitamente tramandata, non si può considerare una regola corretta perchè:

A) Il concetto di maturo non è preciso.

Di cosa sia la maturazione e l’acquario maturo non ci sono definizioni da tutti condivise, così come nessuno le fornisce con sufficiente precisione. Poichè è di precisione che si tratta: una certa azione, compiuta superficialmente, può portare alla perdita di tempo, denaro e soprattutto vite (degli animali allevati). Quando si discute di aspetti importanti del mantenimento o allevamento di pesci è necessario abbandonare il pressapochismo, mentre al massimo questo si può inserire in una chiacchierata. Per questo motivo imporre come modus operandi una regola tanto imprecisa è un modo potenzialmente nocivo di divulgare informazioni.
 

B) ​La temperatura influenza la velocità di proliferazione batterica.

Essendo una colonia prospera di batteri nitrificanti l’obiettivo della “maturazione” di un acquario, è bene conoscere questi batteri per poter soddisfare le loro esigenze e quindi godere di una resa accettabile. I batteri nitrificanti in acquario sono generalmente Nitrosomonas sp e Nitrospira sp. Come verificabile in letteratura scientifica, questi batteri nella loro riproduzione sono condizionati dalla temperatura a cui cui vivono. Se tutte le condizioni ambientali rimangono invariate eccetto la temperatura, nello stesso arco di tempo le colonie di batteri aumentano in modo diverso. Ad esempio, dopo un mese a 15°C ci saranno molti meno batteri che dopo un mese a 25°. Se la variabile del calore è meno significativa nei più comuni acquari, andando a paragonare però un amazzonico a 29°C con Symphysodon discus e un norditalico a 17°C con Phoxinus lumaireul la divergenza è notevole e quindi anche l’errore della regola dei 30 giorni per tutti, indistintamente.
 

C) ​Dev’esserci sostentamento per i batteri.

L’aspetto più assurdo di questa bufala è il considerare i batteri degli organismi senza alcuna esigenza se non quella di avere acqua e tempo a disposizione. In realtà, così come un qualunque pesce, i batteri hanno assoluta necessità di reperire sostentamento che munisca loro di materiale strutturale ed energia. L’energia i nostri batteri la ricavano dall’elaborazione dei composti dell’azoto tossici per gli animali acquatici: azoto ammoniacale e azoto nitrico. Un acquario riempito con materiali inorganici, inerti o comunque che non cedano azoto all’acqua non è favorevole alla proliferazione di Nitrospira e Nitrosomonas. La presenza di legni, foglie e terriccio invece risulta benefica allo scopo poichè il materiale organico si decompone e rilascia facilmente una certa quantità di azoto utilizzabile. Il vero problema nasce proprio nelle vasche troppo pulite  (= con scarso sedimento organico) nelle quali l’acqua rimane eccessivamente carente. Seguendo la regola così come viene proposta, è frequente scontrarsi con questo pericolo. Esistono di modi per raggirarlo…[2].
 
 

Soluzioni possibili per una buona maturazione

Simulare la presenza dei pesci od altri animali: i batteri utili non riconoscono la provenienza del loro sostentamento energetico e siccome questo deriva originariamente dal mangime con cui nutriamo i pesciolini, possiamo utilizzare proprio un pizzico di cibo commerciale aggiunto con una certa frequenza.

Al riempimento dell’acquario se ne può inserire una piccolissima quantità: i batteri esistenti sono pochissimi, a meno di aver introdotto materiali già colonizzati.
Con il passare dei giorni la quantità per somministrazione va aumentata e in circa un paio di settimane si può raggiungere l’equivalente di quello che si darebbe a vasca popolata.
 
Questi sono alcuni riscaldatori tipicamente utilizzati, se clicchi sul banner puoi visualizzare il prodotto su Amazon. Sono comodi per mantenere la temperatura costante e sufficientemente alta per velocizzare la crescita batterica.

Per i neofiti, poichè è a questi che è dedicata la rubrica “anti-bufala”, è consigliabile da quel momento utilizzare dei reagenti chimici per analizzare l’acqua. Eseguendo un test ogni 3-5 giorni circa si dovrebbe riscontrare un aumento della quantità di ione nitrito.
Questo testimonia la comparsa di una consistente popolazione di batteri Nitrosomonas, che trasformano in nitrico l’azoto ammoniacale.

La fase di maturazione batterica

Dopo qualche giorno, la concentrazione di nitrito cala e aumenta quella dello ione nitrato ad opera di Nitrospira. Questo invece indica il bilanciamento tra i due tipi di batterio, quindi la discreta sicurezza che non si accumulerà nitrito quando verranno inseriti effettivamente i pesci e la simulazione del cibo finirà per essere l’ordinaria nutrizione degli animali.
Il raggiungimento della cosiddetta “maturazione dell’acquario” non è così legata al tempo trascorso (o al pH, o alla temperatura o…) ma al fatto che la carica batterica è già in grado di elaborare e gestire l’impatto biologico della presenza dei pesci, perchè sono già adattati alla quantità di cibo introdotto, cioè proprio alla quantità di azoto inserita dall’esterno nel sistema acquario.
Come misurare le concentrazioni dei vari composti? Sarà necessario l’uso di alcuni test come questi:

Guida completa sulla maturazione

Anche se sembra solo una attesa frustrante, la maturazione di un acquario ha anche aspetti molto interessati per un appassionato di natura. Così ho scritto una guida molto più completa, che tratta in particolare tutte le tipologie di microrganismi che si sviluppano. Non credo esistano guide simili sul web e, in ogni caso, questa è stata la prima a parlare di tutto il mondo “oltre i batteri”. Spero sia gradita.

Infine, se desideri una spiegazione ancora più esaustiva sulla maturazione dell’acquario, potresti valutare di richiedere una consulenza personale. In poco tempo risolveresti tutti i dubbi, ma soprattutto, eviteresti di commettere errori grossolani… I primi errori acquariofili sono quelli che più demoralizzano e sono la causa di quasi tutti gli abbandoni dell’hobby. Se pensi ti sia utile un aiuto, dai un’occhiata alla pagina delle consulenze:

Matteo Rancan

Specialista di acquacoltura e building contractor in Sudamerica, fin da bambino coltiva la passione per gli acquari e divulga su Colture Acquatiche le sue esperienze in questo affascinante mondo acquatico. Seguilo anche su Instagram e YouTube @aquaRancan

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