Microworms: starter, coltura, allevamento, cibo vivo per pesci
I Microworms sono piccoli vermi nematodi utilizzati come cibo vivo per pesci d’acquario, in particolar modo avannotti o animali di piccole dimensioni.
Il nome scientifico è Panagrellus redivivus, la famiglia è Panagrolaimidae. Alla stessa appartiene anche l’anguillola dell’aceto, Turbatrix aceti, mentre dello stesso genere si allevano i banana worms e i walter worms. La differenza principale riguarda la dimensioni:
- banana worms -> walter worms -> microworms -> anguillola
In realtà non è facile distinguere le tre specie di Panagrellus. Probabilmente tutti quelli in commercio sono P redivivus. Senza una visione microscopica abbastanza approfondita non si possono distinguere.
A quali pesci o altri animali si possono fornire
I microworms sono adatti alla maggior parte degli avannotti di pesci d’acqua dolce. La variabile da considerare riguarda le dimensioni: il microworms misura fino ad 1 mm di lunghezza, e nonostante la relativa finezza, potrebbe risultare troppo grande per avannotti giovanissimi.
Anche alcuni nanofish da adulti li apprezzano: alcune Boraras, per esempio, se ne nutrono facilmente.
Necessario per una coltura
L’allevamento in coltura dei microworms avviene in contenitori di piccole dimensioni a chiusura non ermetica. Sono utilizzabili vaschette del gelato, scatolette di plastica, contenitori per alimenti, barattoli. Deve esserci un coperchio in modo da non ridurre drasticamente l’umidità, ma esso deve presentare fori o fessure che permettano un ricircolo minimo dell’aria, così da apportare ossigeno.
Il pabulum o terreno di coltura
I microworms vivono in un terreno di coltura composto prevalentemente da cereali e farine. Sono molto adattabili e crescono sia utilizzando solo mix di farine (mais, frumento) sia con cereali o scarti della panificazione. A ciò va aggiunta una quantità d’acqua sufficiente per rendere il composto umido, ma assolutamente non liquido.
E’ benefico aggiungere una piccola dose di lievito (una punta di cucchiaio), ma non sempre è strettamente necessaria.
Starter di microworms
I microworms non arrivano spontaneamente: devono essere inoculati, cioè inseriti tramite uno starter che consiste in una porzione di altra coltura.
Si legge su internet che è possibile reperirli in natura: ciò è molto difficile e, senza l’attrezzatura per la determinazione della specie, si rischia di tentare l’allevamento di animali che non sono quelli che vogliamo.
Durata di una coltura
La durata di una coltura di microworms si aggira sulle 2-5 settimane, a seconda della temperatura. La maggior produzione, in genere avviene tra la seconda e la terza settimana, dopodichè in genere i nutrienti-risorse del terreno si esauriscono. Esso diventa liquido e non più adatto ai vermi. Si deve dunque avviare una nuova coltura e introdurvi un cucchiaio di quella vecchia come starter.
Comportamento e riproduzione
I microworms vivono sopratutto negli strati superficiali del fondo, motivo per cui non serve superare i 3-4 cm di spessore. Quando la coltura diventa affollata, questo già dopo 3-7 giorni, i vermi si dirigono sulle pareti creando scie giallastre formate da tanti esemplari vicini. E’ il momento della raccolta.
La riproduzione è molto rapida e abbondante. I sessi sono separati; la femmina genera mezzo centinaio di nuovi esemplari a ciclo di pochi giorni. Nell’arco di 6-10 giorni anche i nuovi nati sono riproduttivi.
La raccolta dei microworms e la somministrazione
I microworms, come accennatto, strisciano facilmente sui bordi della coltura e, se numerosi, anche sul coperchio. In genere non fuggono, poichè rimangono dove l’ambiente è umido.
La raccolta si pratica con un pennellino o un bastoncino per spiedini/stuzzicadenti. Si asportano gli esemplari sui bordi e si inseriscono direttamente in acquario.