7 pesci facili per acquario marino: specie resistenti adatte ai neofiti
Pesci resistenti e di facile allevamento per l’Acquario Marino
Quali sono i pesci più facili da tenere in un acquario marino ornamentale? Ve ne sono davvero di resistenti? L’acquario marino viene spesso visto dai nuovi appassionati come lo scoglio difficile dell’acquariofilia e, in effetti, un po’ hanno ragione. Tuttavia è giusto dire che vi possono essere delle vasche piuttosto semplici da gestire, popolate da pesci di facile allevamento e resistenti ai piccoli errori che possono succedere all’inizio della carriera acquariofila. Queste specie ittiche possono essere molto belle e appariscenti, dunque non preoccupatevi: vi susciteranno sicuramente una grande meraviglia.
Tratti comuni dei pesci più resistenti per l’acquario marino
Definire una specie resistente in assoluto può presentare alcune difficoltà! A volte animali che in natura risultano abbondanti e fuori pericolo, in quello che si può considerare “il grande mare artificiale degli acquari” potrebbero trovarsi in crisi.
Le problematiche sorgono specialmente in merito all’alimentazione e a tratti comportamentali. Un pesce facile è certamente un animale di una specie più resistente allo stress di altre, più tollerante nei confronti di una illuminazione talvolta innaturale o di un ambiente poco rassicurante…
La tolleranza verso un ambiente artificiale: l’acquario
Se un pesce si mostra spaventano al minimo movimento attorno all’acquario, non riesce ad abituarsi alle luci artificiali (in particolare all’accensione e spegnimento repentini) e cerca sempre di nascondersi, è chiaramente in una condizione preoccupante. Come potrà reagire nel momento in cui si commette un piccolo errore di conduzione e lo stato dell’acquario, pur di poco, ne risentirà? Potrebbe non sopravvivere a una situazione di “piccola emergenza”, o faticherebbe tantissimo a riprendersi.
Un pesce che si alimenta facilmente
Uno dei più importante, anzi fondamentale, salto qualitativo nell’allevamento dei pesci fin dalle origine riguarda l’alimentazione. Riuscire ad alimentare correttamente un pesce significa potergli fornire una nutrizione adeguata e ottenere immensi vantaggi: si elimina radicalmente una problematica che, in natura, a causa di competizione e scarsità rappresenta un fattore limitante per la proliferazione di molte specie. Inoltre permette di sostenere gli esemplari nel momento in cui dovranno fronteggiare una patologia oppure una condizione di stress ambientale molto frequente in acquario. Si pensi a piccole oscillazioni delle concentrazioni di ammonio/ammoniaca e nitriti.
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Un elenco dei pesci più adatti alle prime esperienze o per acquari dalla gestione soft
La lista di pesci che segue è puramente indicativa e vuole promettersi di aiutare soprattutto i nuovi appassionati a districarsi tra le decine o centinaia di specie tra cui scegliere…
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Amphiprion ocellaris / percula: il pesce pagliaccio

Forse si tratta del pesce marino tropicale più famoso in assoluto. I suoi colori accesi e il temperamento vivace hanno conquistato negli anni quasi tutti gli acquariofili marini, molto è dovuto comunque al film “Alla ricerca di Nemo”, il vero trampolino di lancio per il successo di questo pesce negli acquari marini. Se da un lato ciò ha contribuito, almeno inizialmente, all’incremento delle catture in natura, dall’altro ha stimolato l’acquacoltura di queste specie.
Il pesce pagliaccio è il pesce marino ornamentale più allevato e riprodotto, tanto che ormai gli esemplari in commercio sono perlopiù nati in cattività e possono presentare numerosissime mutazioni di colorazione e forma.
Questo notevole processo di selezione ha generato una grande quantità di pesci facilissimi da tenere, adatti all’ambiente artificiale e, finora, anche abbastanza resistenti. Quest’ultimo punto merita un’attenzione particolare: se l’allevamento massivo dei pesci rende le generazioni successive più idonee alla vita in acquario, ciò a lungo termine può portare all’indebolimento genetico (condizioni di inbreeding e perpetuazione di tare, per scoprire di più su questo argomento particolare clicca qui) e dunque ad una minore resistenza verso malattie o eventi stressanti.
Riguardo al suo allevamento, l’Amphiprion si considera indicato anche per i neofiti in quanto si alimenta facilmente e subito, non è particolarmente avvezzo a saltare fuori dalla vasca (succede raramente), è abbastanza tollerante verso altri pesci e rispetta quasi tutti i coralli.
Una caratteristica interessante è la tolleranza alle variazioni di salinità. Una ricerca scientifica ha studiato questo aspetto (per Amphiprion akallopison) e ne è emerso che i pesci pagliacci resistono fino a meno del 10×1000 o a più del 50×1000 di salinità. Anche il sottoscritto ha avuto modo di osservare direttamente questa curiosa peculiarità. Ciò non significa che debbano essere tenuti obbligatoriamente a valori estremi, ma che di sicuro non soffrono troppo per piccole variazioni rispetto ai 33 grammi/litro tradizionali.
Qui troverete alcuni video sui pesci pagliaccio e il loro allevamento.
2. Centropyge

Ne esistono diverse specie di varie colorazioni. Non è il genere di pesci marini più tolleranti con le altre specie o più rispettosi verso i coralli, ma risulta comunque un ottimo “primo animale” per un acquariofilo marino.
I Centropyge si alimentano facilmente in acquario, accettano i mangimi secchi e surgelati, oltre a naturalmente gradire il vivo (sia inserito dall’acquariofilo, sia ciò che è presente tra le rocce).
Potrebbero nascondersi spesso se attorno all’acquario vi sono spostamenti improvvisi, mentre risultano abbastanza aggressivi verso i propri simili ed eventualmente pesci di altre specie. Si può dire siano ottimi protagonisti per un acquario di piccole dimensione, senza troppi altri pesci e con coralli robusti e prolifici (molli a crescita rapida che possano fronteggiare eventuali morsi).
3. Chromis

I Chromis sono pesci di gruppo ed è bene dare il giusto peso a questa loro caratteristica. Sono animali sommariamente di facile allevamento: accettano senza grossi problemi il cibo artificiale e si mostrano vivaci e sicuri in vasca: tutto questo solo se sono tenuti nelle condizioni ideali, ovvero in un buon gruppo.
Ne andrebbero inseriti più esemplari possibili a patto che le dimensioni dell’acquario lo permettano. Negli acquari spaziosi un banco di decine di esemplari sarebbe l’ideale.
4. Pterapogon kauderni
Il pesce cardinale è molto conosciuto e quasi onnipresente nei negozi. Si può annoverare tra le specie più facili poichè tendenzialmente accetta subito il mangime e una volta ambientato bene vive e si muove con tranquillità in acquario.
E’ tollerante verso specie diverse, ma se si forma una coppia questa sarà aggressiva e territoriale verso i conspecifici.
Un consiglio pragmatico: se vi piace questa specie abbiate cura di ricreare una rocciata ricca di nascondigli e zone dove ripararsi. Gli Pterapogon non si nascondono spesso se dispongono di barriere e punti salvi/sicuri dove potersi eventualmente rifugiare.
5. Il gruppo delle bavose

Le bavose sono animali ornamentali fantastici. Sebbene spesso sottovalutate, è obiettivo personale del sottoscritto “promuoverle” in quanto ritiene meritino molta più considerazione e conoscenza. Ve ne sono decine di specie di differenti generi. Nel Mar Mediterraneo la più comune e famose è probabilmente la Salaria pavo, animale di spiccata intelligenza e ricco di comportamenti sociali e riproduttivi interessanti da osservare.
Nei negozi di acquari marini si rinvengono Salaria tropicali come la S. fasciatus oppure bavose di altri generi.
Informatevi bene se la specie che state pensando di acquistare è onnivora oppure strettamente alghivora. Nel secondo caso potrebbe essere difficile provvedere ad una alimentazione corretta e continuativa.
Per quanto riguarda gli aspetti comportamentali, le bavose generalmente si muovono su fondale e rocce, si nascondono per uscire dopo poco dagli anfratti e trascorrono del tempo ad osservare ciò che succede fuori dall’acquario. Non manifestano particolare aggressività verso pesci di diversa specie, mentre possono essere territoriali tra conspecifici. Le specie onnivore/predatrici potrebbero mostrare interesse nel consumo di pesci molto piccoli e lenti oppure di gamberetti.
Generalmente le bavose sono innocue per i coralli.
6. La murena per un acquario marino alternativo

Se ci si vuole allontanare un poco dal tradizionale acquario marino di coralli e piccoli pesci, le murene sono animali estremamente interessanti che dovrebbero venir presi in considerazione.
Le specie del genere Gymnothorax, ma anche di altre tipologie, sono abbastanza semplici da allevare. Un acquario spazioso con una solida rocciata ricca di gallerie e anfratti si rivela un ambiente ottimo dove poter stabulare la murena.
L’alimentazione si basa su pesci e crostacei decongelati e, solo se accettati, possono essere forniti come integrazione alcuni mangimi in pellet abbastanza grossolano.
Attenzione al rischio di fuga: le murene sono tristemente note per uscire dalla vasca andando così incontro alla morte.
7. Amphiprion clarkii: un grosso pesce pagliaccio

A coppia formata questa specie spicca per la territorialità, ma anche per la vivacità e la facilità di allevamento. Non presenta nessuna delle tipiche problematiche di altri pesci:
- accetta subito una gran varietà di alimenti diversi e la curiosità lo spinge a provarne di nuovi,
- raramente si spaventa e nasconde: è ben tollerante agli stress ambientali come spostamenti fuori dall’acquario o illuminazione non sempre regolare
- è un pesce abbastanza resistente alle malattie
Ultime considerazioni sulla facilità e la resistenza dei pesci in acquario marino
Indipendentemente da quale scegliete, cercate di informarvi in modo approfondito su ogni specie che inserite in acquario. Sia per le caratteristiche di ciascuna, sia per le compatibilità. A volte, animali normalmente adatti per un certo acquario possono diventare impossibili da gestire in presenza di esemplari di specie incompatibili.
Infine, oltre ai pesci marini, valutate anche gli invertebrati come molluschi e crostacei. Esistono decine di specie interessanti e resistenti, che come i pesci elencati in questo articolo si possono considerare di facile e soddisfacente allevamento anche per i nuovi appassionati.
Qui vi sono alcuni link inerenti:
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