SCHEDA DI ACQUARIOFILIA
XIPHOPHORUS HELLERII IN ACQUARIO
I portaspada, chiamati scientificamente come Xiphophorus hellerii, sono dei pesci ovovivipari piuttosto diffusi in acquariofilia. Sono resistenti, colorati, vivaci e facilmente riproducibili. Gli avannotti crescono senza eccessive difficoltà, ma da adulti i portaspada manifestano una certa aggressività e perciò sarà opportuno valutare bene con quali altri pesci d’acquario ospitarli.
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Distribuzione geografica, dimensioni, dimorfismo sessuale
I pesci portaspada sono originari del Centro America, in particolare Messico, Guatemale, Belize… Allevati in tutto il mondo, è possibile incontrarli come specie alloctone (ovvero non originarie) anche in numerose regioni. Addirittura in Italia, sono segnalate raccolte d’acqua termali in cui esistono popolazioni di Xiphophorus hellerii o ibridi.

Dimensioni di Xiphophorus hellerii
I pesci portaspada raggiungono dimensioni maggiori rispetto alle specie più comuni in allevamento della famiglia Poecilidae, quella a cui appartengono anche gli Xiphophorus. Le dimensioni massime dei maschi, includendo la “spada” ovvero la parte inferiore e allungata della pinna caudale, possono toccare i 13-14 cm. Le femmine dispongono di un pinnaggio più modesto, ma una corporatura significativamente maggiore. Alcuni esemplari possono superare i 15 cm, tuttavia per ambo i sessi le dimensioni tipiche degli esemplari adulti sono leggermente inferiori.

Maschio e femmina di portaspada
Come già si può intuire dal precedente paragrafo, il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente.
Il maschio presenta una corporatura più snella e la parte inferiore della caudale molto allungata. La livrea è ricca di riflessi metallici con striature verdi azzurre su una base grigia. Ciò vale solo nelle popolazioni selvatiche o rinselvatichite. Negli animali selezionati, la colorazione può alterarsi e non essere più un carattere sessuale secondario.
La femmina ha sempre una corporatura maggiore, un aspetto generale meno slanciato e nella livrea selvatica prevale assolutamente il colore grigio, con riflessi meno appariscenti rispetto ai maschi.
L'acquario per Xiphophorus hellerii
I portaspada in acquario sono ospiti molto vivaci e buoni nuotatori, regalano soddisfazioni ai proprietari poichè si riproducono regolarmente e non sono affatto esigenti in termini di allestimento e condizioni dell’acqua. Nei prossimi paragrafi si approfondisce lo spazio consigliabile, la compatibilità con esemplari della propria specie, di congenerici e di altri pesci; infine alcune indicazioni sui valori dell’acqua e l’allestimento.
Spazio e compatibilità
Come già visto, non sono pesci così piccoli nè statici. Ciò porta a consigliare di ospitarli in un acquario abbastanza spazioso, cosicchè se ne possa apprezzare il nuoto. Un lato libero di almeno 80/100 cm potrebbe essere una buona soluzione.
I portaspada sono aggressivi?
Sì, i portaspada possono essere aggressivi e disturbare ripetutamente esemplari di specie diverse, soprattutto quando costretti in spazi ridotti. Possono mordere pinne e scaglie di pesci più grandi e lenti, ma sono abbastanza tolleranti con i propri conspecifici.
Generalmente se ne ospitano un gruppo formato da alcuni maschi e alcune femmine (in numero preferibilmente maggiore) e nel giro di pochi mesi è possibile assistere ad un aumento spontaneo del numero di pesci. Tra i maschi, di solito, si instaura una gerarchia.
L'allestimento dell'acquario
L’allestimento ha un’importanza marginale con questi pesci. Prediligono il nuoto libero, non interagiscono con il fondale se non per catturare piccoli organismi o mangime affondato e non fanno uso regolare di tane.
Se il gruppo di portaspada è stato appena inserito, potrebbe essere utile ricreare delle zone ombreggiate e tranquille. Ciò è utile solo per i primi giorni: se non vi sono fonti di disturbo e stress, gli esemplari si ambientano rapidamente e presto nuoteranno senza timore in qualunque punto dell’acquario.
La vegetazione porta diretto beneficio ai pesci solo nel caso in cui si desideri la riproduzione spontanea: un angolo con piante a stelo fitte assieme a qualche specie a foglia larga rappresenta un buon riparo per gli avannotti durante le prime settimane, periodo in cui le ridotte dimensioni portano loro ad essere identificati come prede da parte dei pesci più grandi.


Condizioni chimiche e fisiche dell'acqua
In natura si possono rinvenire popolazioni di pesci portaspada in ambienti davvero differenti tra loro. Corsi d’acqua in quota, pozze termali, aree salmastre, stagni in fascia tropicale ed equatoriale… Rappresentano tutti ambienti possibili per questa specie.
In allevamento gli xifofori sono tenuti spesso in acque leggermente salmastre, poichè pare riduca l’incidenza di alcune patologie, altrimenti in acque mediamente dure come quelle che possono uscire dalla maggior parte dei rubinetti italiani.
Queste condizioni chimiche dell’acqua si riflettono in un valore di pH quasi sempre neutro o lievemente basico.
Per quanto concerne la temperatura, i portaspada sono piuttosto resistenti. Potrebbe esservi divergenza tra le tolleranze di popolazioni differenti, ma generalmente temperature attorno ai 18-25°C si possono considerare più che idonee al mantenimento.
Come tolleranza minima, si segnalano temperature tra 10 e 16°C, come tolleranza massima poco oltre i 30°C.
Naturalmente condizioni limite non dovrebbero persistere per lunghi periodi.
Alimentazione di Xiphophorus hellerii
Gli Xiphophorus hellerii sono prevalentemente insettivori e micropredatori. Si possono alimentare con numerose tipologie di cibo vivo come moine, dafnie, tubifex, artemie adulte, drosofile.
Un mangime secco a granulometria ridotta risulta comunque più pratico. Se ne scelga uno con tenore in proteine oltre il 50%.
Si nutrono solo marginalmente anche di alghe e detriti.
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Riproduzione autonoma in acquario di Xiphophorus hellerii
La riproduzione è molto facile e frequente. I pesci portaspada sono ovovivipari, ciò significa che le femmine partoriscono direttamente avannotti formati.
L’accoppiamento avviene grazie all’ausilio del gonopodio, la pinna anale maschile modificata.
Nel giro di circa 1 mese vengono rilasciati da diverse decine a oltre 200 avannotti. Il numero dipende principalmente dalla dimensione della femmina.
Con un singolo accoppiamento possono avvenire più parti anche a distanza di mesi.

In acquario la sopravvivenza è bassa o nulla. Un angolo di fitta vegetazione migliora di un poco i risultati, ma se si desidera accrescere numerosi avannotti è possibile creare con pochissima difficoltà una vaschetta dedicata. E’ sufficiente munirsi di un qualunque contenitore plastico, forarlo ripetutamente in modo da consentire un buon ricircolo dell’acqua e dunque aggangiarlo interamente a bordo vasca. Eventualmente con l’ausilio di un pezzo di polistirolo incollato con la colla a caldo per migliorare la galleggiabilità.
L’alimentazione specifica degli avannotti così tenuti si può basare su cibo secco micronizzato, nauplii di artemia o eventualmente anche dafnie e moine appena nate. Il solo mangime polverizzato è comunque sufficiente per garantire una soddisfacente percentuale di sopravvivenza e crescita degli avannotti di portaspada.
La rapidità con cui accrescono dipende da qualità dell’acqua e alimentazione. Sono generalmente necessari molti mesi per un completo sviluppo in condizioni domestiche di questo tipo.

Patologie e consigli sanitari
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Acquacoltura di SPECIE
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Specie: dove acquistare, altre informazioni, curiosità
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Altre informazioni e curiosità sui pesci portaspada
Gli Xiphophorus hellerii sono pesci molto piacevoli da allevare in acquario. E’ importante acquistare esemplari in salute, così da non dover affrontare problematiche sanitarie di cui non sempre si riesce a liberarsi definitivamente.
Comunque, come con guppy e platy, anche nei portaspada si evidenzia una resistenza e adattabilità molto maggiore nella generazione di pesci nati nel proprio acquario, rispetto a quelli acquistati. Entro certi limiti ciò è assolutamente normale e legato alle differenti condizioni ambientali in cui vengono stoccati e allevati gli Xiphophorus hellerii prima di essere venduti e poi nell’acquario definitivo.