Pterophyllum altum: allevamento in acquario, alimentazione

Pterophyllum altum: allevamento in acquario, alimentazione

Pterophyllum altum: scheda informativa

Una specie rara e preziosa: Pterophyllum altum | Il sogno di molti acquariofili, la “meta di arrivo” per tanti appassionati. Lo Pterophyllum altum è pesce sudamericano di grande bellezza. In questo articolo vediamo come allestire  un acquario adatto, come offrire una alimentazione adeguata alla crescita e al mantenimento della salute, se è compatibile con altri pesci tropicali… 

Distribuzione e habitat naturale di Pterophyllum altum

La presenza di Pterophyllum altum si concentra in aree relativamente limitate in Sud America. I principali fiumi di origine sono il rio Inirida e il rio Atabapo, che si immettono nel rio Orinoco. Questa specie si rinviene anche nel rio Negro, specialmente nel tratto alto del corso d’acqua.

L’habitat naturale degli altum presentano alcune caratteristiche un po’ estreme per i canoni acquariofili.

A partire dalla temperatura, sempre molto elevata, fino ai bassissimi valori del pH.

Nelle località di origine, infatti, la temperatura è sempre attorno a 30°C – ciò significa che nell’acqua è difficile registrare valori minori di 26-28°C. 

Acque nere

La tipica composizione del letto fluviale e le caratteristiche delle sorgenti idriche generano condizioni molto particolari e specifiche per quanto concerne il pH e i sali disciolti. Le acque dove vivono gli Pterophyllum altum sono le cosiddette acque nere o acque scure. 

Il fondale è estremamente ricco di fogliame caduto dalla foresta sovrastante. Inoltre durante il percorso fluviale non vi è stato contatto con rocce calcaree tanto a lungo da sortire l’effetto di incremento della durezza dell’acqua. 

Ciò porta a un basso potere tampone per il pH e, all’opposto, una abbondante quantità di acidi di origine vegetale. 

 

Allestimento acquario dedicato a Pterophyllum altum

Per ottenere un buon allestimento, capace di far sentire a proprio agio questi pesci, dovrebbe essere abbastanza fedele ai biotopi originali. 

Naturalmente, questo ha valore soprattutto in merito a barriere visive, ripari, parametri chimico-fisici dell’acqua: gli aspetti più tecnici o biologici del funzionamento dell’acquario sono abbastanza indipendenti dalla vita degli altum. Per interpreare meglio questa affermazione, consiglio la lettura dell’articolo “Acquario biotopo, quello vero“.

Misure della vasca

In modo simile ad altri ciclidi, gli Pterophyllum altum giovani si tengono spesso in gruppo, nella speranza di ottenere poi una coppia riproduttiva scelta da loro stessi.

Un buon acquario per giovanissimi e giovani può indicativamente avere un volume di 250-300 litri, mentre per una coppia adulta sarebbe ottimale una vasca un po’ più grande.

I criteri di valutazione delle dimensioni sono vari: necessità di un allestimento ricco di barriere e/o piante, taglia degli esemplari adulti, crescita prevalentemente verticale.

In particolare, se si ambisce alla riproduzione andrebbe scelto un vascone spazioso, mentre una coppia in mantenimento può vivere agiatamente in una vasca con misure commerciali 120x60x60 cm.

Il fondale dell'acquario: sabbia, rami e foglie secche

Un letto di foglie è quasi un must per l’acquario dedicato a P. altum.

Oltre ad imitare esteticamente un letto fluviale dei luoghi di origine, una discreta quantità di foglie secche aiuta a rifornire l’acqua di acidi umici, fulvici e tannini con il fine di abbassare il pH.

L’aggiunta di rocce chimicamente inerti e di legni riveste un ruolo di primaria importanza per la creazione di barriere visive e ripari, elementi estremamente utili con pesci delicati e facilmente spaventabili.

La composizione del substrato minerale sui cui poggiano arredi e foglie dev’essere preferibilmente inerte oppure con caratteristiche allofane. In quest’ultimo caso è più facile mantenere bassa la concentrazione dei sali tampone per il pH.

Acqua calda, tenera e acida

L’acqua ideale per questi ciclidi si può descrivere come calda, tenere e acida.

Il trinomio è piuttosto comune per molti biotopi sudamericani dove vivono numerosissime specie ittiche ornamentali. Ciò che va sottolineato con gli altum è l’importanza di attenersi in modo sufficientemente rigido a queste indicazioni.

Il pH tra 5 e 6 è probabilmente il range ideale per questa specie, che può vivere e riprodursi anche in condizioni di ulteriore acidità. Se per motivi pratici fosse difficile avvicinarsi al pH 5, almeno si cerchi di non superare il 6 – 6.5 indicativamente. Ciò, empiricamente, sembra ridurre varie problematiche, specialmente di carattere sanitario. 

Per ottenere tali valori è indispensabile abbattere la concentrazione di carbonati e bicarbonati disciolti (KH). Per farlo si utilizza acqua demineralizzata per osmosi inversa ed eventualmente fondi allofani che leghino chimicamente a sè tali sali tampone.

La temperatura si può mantenere tutto l’anno tra 28 e 30°, possibilmente mai inferiore a 25-26°C. In natura non esiste una stagionalità marcata come in Italia, ma si possono solo distinguere mesi più piovosi da mesi più secchi.

Flora con gli altum: criteri di scelta delle piante acquatiche

Le piante sono molto utili per mantenere la qualità dell’acqua in quanto consumano vari composti di scarto dei pesci. Tuttavia, l’ambiente degli altum non è il migliore per la vegetazione.

La poca luce che riesce a penetrare nell’acqua ambrata del tipico acquario per pesci amazzonici non è sufficiente per numerose specie vegetali. La scelta delle piante ricade quindi su tipologie poco esigenti in termini di illuminazione.

Dieta carnivora: micro predatori di invertebrati e piccoli pesci

Gli Pterophyllum nati in cattività o da tempo nelle vasche di allevatori o serre sono sicuramente abituati ai mangimi secchi. 

Le criticità riguardano i pesci di cattura e recente importazione: spesso accettano solo alimento vivo oppure surgelato, il quale mosso dalla corrente conserva il potere attrattivo.

Con un po’ di pazienza è possibile abituarli a pellet e granuli: non è difficile, ma è molto importante che non perdano troppo peso nella fase di adattamento.

Se avete acquistato esemplari giovanissimi e desiderate un buon accrescimento, nutrire con frequenza utilizzando mangimi proteici di alta qualità. Gli altum non sono pesci da alimentare con prodotti di bassa gamma.

Cura dell'acqua e manutenzione

Un’attenta cura dell’acqua è fondamentale con gli altum. Rispetto ad altri pesci più comuni e robusti, presentano una notevole sensibilità agli sbalzi di temperatura (soprattutto raffreddamento) e in generale permanere a pH troppo alto aumenta il rischio di sviluppo di alcune infezioni.

Installare una lampada UV-c a 254 nm associata al filtro meccanico-biologico può essere un’ottima decisione per contrastare batteri e alcuni tipi di parassiti che utilizzano la colonna d’acqua per diffondersi su nuovi ospiti.

Infine, per limitare l’accumulo di composti azotati di scarto è necessario effettuare cambi d’acqua con frequenza variabile… 

Sebbene qui su ColtureAcquatiche.it siamo appassionati sostenitori della fitodepurazione e degli acquari senza filtro artificiale, dobbiamo sottolineare l’importanza del RAS (sistema di ricircolo con filtro meccanico-biologico) per il buon mantenimento in acquario degli Pterophyllum altum.

Con quali specie possono convivere gli Pterophyllum altum?

Gli altum sono senza dubbio i protagonisti degli acquari che li ospitano, tuttavia il desiderio di aggiungere altri pesci e organismi è spesso irreprimibile. 

Evitando specie aggressive o troppo piccole (rischio di diventare prede), con gli altum si possono tenere davvero numerose specie: dai tetra ai Corydoras, gli splendidi loricaridi e anche piccoli ciclidi come i ciclidi nani.

In acquari molto grandi sono talvolta allevati assieme ai discus.

Guida all'acquisto degli Pterophyllum altum

Oltre ad essere poco presenti nel mercato, è anche difficile incontrare esemplari in ottime condizioni.

Le problematiche principali sono due: parassiti e ritardi di crescita. 

Il ritardo di crescita è facilmente identificabile: è sufficiente osservare il rapporto tra la dimensione dell’occhio e la taglia del soggetto. Un occhio grande è sintomo di cattivo accrescimento: evitate di acquistare questi esemplari, probabilmente hanno sofferto o non sono stati nutriti e stabulati in condizioni ottimali. E se sono stati a lungo in tale situazione, come possiamo sperare si ambientino presto nel nostro acquario senza ammalarsi subito?

 

Matteo Rancan

Specialista di acquacoltura e building contractor in Sudamerica, fin da bambino coltiva la passione per gli acquari e divulga su Colture Acquatiche le sue esperienze in questo affascinante mondo acquatico. Seguilo anche su Instagram e YouTube @aquaRancan

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