Quali sono le migliori rocce vive per acquario marino?

Quali sono le migliori rocce vive per acquario marino?

Le migliori rocce vive per acquario marino

Una delle scelte più difficili per gli acquariofili marini riguarda le rocce vive. Per molte gestioni, esse rappresentano il cuore dell’acquario marino.

La roccia viva, però, deve essere di altissima qualità, posizionata nel modo giusto e mantenuta correttamente. Solo così sarà possibile sfruttarne appieno il potenziale filtrante e non solo.

 

Criteri di valutazione delle rocce vive

Le rocce vive possono essere valutate sotto diversi aspetti che prendono in considerazione sia la funzionalità in vasca, sia l’estetica, sia il profilo ecologico.

Una roccia di qualità è molto porosa

La porosità è uno dei criteri principali con cui si valuta una roccia. Più appare porosa, maggiore è la quantità di microrganismi che vi possono aderire e, quindi, migliore sarà il contributo alla purificazione dell’acqua.

Come riconoscere una roccia porosa? Questa caratteristica è collegata alla densità, quindi empiricamente se sollevando sembra “leggera”, cioè meno pesante di quanto ci si aspetterebbe, potrebbe essere una buona roccia. 

Comparando due rocce visivamente simili, la migliore delle due in termini di porosità è quella il cui volume, misurabile e confrontabile con un secchio d’acqua graduato, è minore.

Biodiversità macro e microscopica

Se si vuol parlare di rocce vive devono esserci davvero creature viventi in quantità significativa.

Come individuare le rocce davvero vive?

A primo impatto si dovrebbero notare incrostazioni di vario genere, spugne, alghe coralline, vermi tubicoli ed eventualmente macro alghe.

Se si desidera davvero approfondire lo stato delle rocce, conviene far eseguire una OSSERVAZIONE MICROSCOPICA in modo da ottenere una galleria fotografica dei microrganismi presenti (alghe, protozoi, animali invertebrati). 

Come fare? Ci si può rivolgere al servizio di microscopia della Rancan Org attraverso questo link.

 

Una scelta ecologica?

Le rocce vive si possono distinguere in rocce naturali e rocce artificiali, vediamo le differenze e quali sarebbero da preferire in determinate situazioni.

Le rocce naturali sono sottratte alla natura

Purtroppo i sistemi di raccolta e la mole di materiale asportato sono tali da rendere poco sostenibile l’uso di rocce vive naturali in acquario. Inoltre, spesso la qualità delle rocce vive naturali viene persa nelle varie fasi di stoccaggio, poichè fornitori e negozianti impreparati non riescono a preservare tutte le caratteristiche di ciò che vendono. Ciò, chiaramente, non vale per tutti.

Le rocce vive artificiali

Le rocce porose possono essere create artificialmente. Sul web vi sono numerose “ricette fai da te”, ma quasi sempre il prodotto finale non è all’altezza delle aspettative, o peggio.

La creazione di rocce artificiali fai da te per acquario marino potrebbe essere un esperimento interessante per gli acquariofili, ma se poi davvero si vuole utilizzarle in vasche in cui vivono, magari, migliaia di euro di animali, forse sarebbe meglio accertarsi delle proprie competenze in chimica e tecnica costruttiva.

Produttori di rocce artificiali

Finalmente esistono dei produttori europei (addirittura italiani) di rocce artificiali di alto livello. Si tratta di una novità nel settore e di certo rappresenta il futuro dell’acquariologia marina…

NON SOLO vengono create delle ottime rocce sul profilo tecnico/chimico/strutturale, quindi molto porose, non inquinanti, sicure e robuste… ma anche estremamente vitali!

rocce vive artificiali per acquario marino

Le rocce vive artificiali coltivate

Le rocce vive artificiali possono essere coltivate e quindi arricchirsi di numerosi micro e macro organismi utilissimi in acquario marino.

Già se ne trovano in commercio di coltivate, però spesso deludono le aspettative. Ciò è facilmente intuibile: non è sufficiente sistemare quattro pezzi di roccia in una vasca, accendere la pompa e aspettare il miracolo.

La coltivazione delle rocce marine raggiunge il massimo del risultato solo seguendo un accurato protocollo che preveda una cura, spesso maniacale, del dettaglio. 

Coltivate in vasca o in mare

A partire dalla stessa roccia artificiale si possono intraprendere due strade per la coltivazione: 

  • In mare: le rocce vengono lasciare in mare per pochi mesi
  • In vasca: le rocce sono curate in acquari specifici

Naturalmente, le rocce coltivate in mare si arricchiscono rapidamente di numerosi organismi. 

Sono tutti benefici? In realtà no. Che siano rocce completamente naturali, oppure artificiali coltivate in mare, vi possono essere alcune problematiche legate alla “non selezione” delle specie che vi si insediano.

Talvolta, per non dire spesso, le rocce presentano colonie di organismi inadatti all’acquario, destinati perciò a morire, oppure parassiti / predatori fastidiosi.

Con ciò non voglio allarmare, da sempre si utilizzano rocce naturali con queste eventuali criticità, ma è senza dubbio un fattore da considerare, tanto più se esiste un alternativa che rimuove questi problemi!

Un verme marino utile:

Le rocce vive coltivate in ambiente controllato sono decisamente interessanti

La problematica è palese: come è possibile creare una roccia viva di elevatissima qualità? Potrà superare la validità dell’equivalente naturale?

Intanto, ormai è possibile creare eccezionali rocce vive artificiali coltivate. Le tecniche sono in evoluzione, ovviamente, ma già ora alcune aziende sono davvero all’avanguardia!

Il paragone con quelle naturali, tuttavia, resta delicato.

Personalmente ritengo che, complessivamente, una roccia viva artificiale coltivata e tenuta in modo corretto possa essere anche superiore a una naturale, se e solo se consideriamo che statisticamente lo stoccaggio delle rocce naturali non è dei migliori in tantissimi negozi…

Se però dobbiamo fare un’analisi alla pari, ciò che la natura offre è qualcosa di veramente incredibile. Sarebbe bene ricordare, comunque, che l’acquariologia è un hobby e non dovrebbe avere un impatto troppo negativo nei confronti degli ambienti naturali. 

Il messaggio che vorrei far passare è che, se possibile, andrebbero considerate seriamente le alternative artificiali…

Le rocce vive vanno nutrite

A qualcuno può suonare male leggere di rocce trattate (o quasi confuse) come organismi viventi. Tuttavia, per fine pratico, la rocciata dell’acquario dovrebbe essere considerata proprio come un “essere vivente” reale, concreto, VIVO!

E come un qualunque altro ospite dell’acquario marino, le rocce vive abbisognano di cure, attenzioni e cibo.

Per leggere qualcosa sul Benthos in acquario marino clicca qui

 

Le esigenze alimentari delle rocce vive

Le rocce vive, per mantenersi vitali ed efficienti per i loro scopi, devono essere curate e nutrire con specifici alimenti.

La maggior parte del benthos che vi abita si nutre di fitoplancton e zooplancton. Questi dovrebbero essere dosati regolarmente.

Molto importante: fito e zoo devono essere di massima qualità.

Alcuni organismi delle rocce, inoltre, gradiscono detrito organico depositato. Non è quasi mai necessario fornirlo, poichè tra le deiezioni dei pesci e gli scarti del loro mangime il particellato non scarseggia mai.

Quindi, quali sono le migliori rocce vive?

Le migliori rocce vive per acquario marino sono quelle rocce meno impattanti per l’ambiente naturale, di alta qualità sul profilo chimico-mineralogico-strutturale, ricche di organismi viventi idonei e soprattutto mantenute con cura nel tempo.

Per qualunque altra informazione, è a disposizione il seguente modulo di contatto. Sarò lieto inoltre di consigliare dove poter ottenere rocce vive veramente eccellenti!

[contact-form-7 id=”1593″ title=”Modulo di contatto 1″]

Alcuni link utili in riferimento alle migliori rocce vive per acquario marino.

–> Matteo Rancan Lab

—> ResearchGate “living rock”

Matteo Rancan

Autore di ColtureAcquatiche.it, da oltre 10 anni appassionato e divulgatore di acquariofilia. Oggi si dedica all'acquacoltura in Sud America, ma continua parlare di acquariofilia alla community italiana su Instagram: @AquaRancan

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