Quanti tipi di Zooplancton ci sono per l’acquario marino?
Zooplancton in acquario marino: specie diverse e caratteristiche
Uno degli alimenti vivi più importanti negli acquari marini è lo zooplancton. Consiste in un gruppo eterogeneo di piccoli animali trasportati dalle correnti, fondamentali in natura come in cattività per coralli e, almeno in alcune fasi, per i pesci.
In questo articolo vedremo le diverse tipologie di zooplancton utilizzabili in acquario marino.
Lo zooplancton marino più allevato
Sul podio delle tipologie di zooplancton più impiegate vi sono senza dubbio Artemia, rotiferi e copepodi, come mostrato dalla grafica (non proporzionale).
L’Artemia viene utilizzata in due forme: come nauplio appena schiuso, quindi delle dimensioni adatte per gli avannotti e certi coralli, oppure come adulto. Quest’ultimo è apprezzato dalla maggior parte dei pesci (micro) predatori in acquario.
I rotiferi sono largamente impiegati per la nutrizione di coralli e avannotti.
Similmente, i copepodi sono utilizzati per l’alimentazione viva, ma anche per produrre mangimi secchi/surgelati. Spesso, tuttavia, i copepodi costituenti i mangimi sono di raccolta in natura.
Le specie di zooplancton più semplici da allevare
Artemia, rotiferi e copepodi sono le tipologie di zooplancton più semplici da allevare, ma in verità vi sono alcune differenze a seconda delle specie esatte che si prendono in considerazione.
Esistono diverse specie/varietà di Artemia che differiscono per taglia e per qualità delle uova. La qualità delle uova si esprime come dimensione e percentuale di schiusa.
Rotiferi e copepodi vengono prodotti in bioreattori e condividono alcune esigenze alimentari generali.
Esistono tuttavia più specie di rotiferi e copepodi in allevamento.
Rotiferi di diverse tipologie
La famiglia più allevata è quella dei rotiferi brachionidi.
Brachionus plicatilis (L tipe) è probabilmente il più allevato in assoluto, seguito dal B rotundiformis o S tipe.
Tre copepodi principali
I copepodi principali sono ciclopoidi, arpacticoidi e calanoidi.
Dei ciclopoidi ne sono allevati perlopiù generi d’acqua dolce come Cyclops.
Gli arpacticoidi sono intensivamente prodotti sia in acquacoltura alimentare, sia per l’ornamentale.
I calanoidi sono generalmente più difficili da allevare rispetto agli altri e sono caratterizzati per non interagire con le superfici, a differenza dei precedenti gruppi.
Tipologie rare di zooplancton allevato
Esiste poi tutta una serie di famiglie, generi e specie di zooplancton molto difficili da reperire nel commercio acquariologico.
- Mysis: gamberetti planctonici di circa 1 cm, sono predatori di zooplancton e si cibano eventualmente anche di detrito a seconda delle specie e dell’età.
- Palaemon: le loro larve sono apprezzate sia da pesci, sia da coralli o altri invertebrati predatori.
- Policheti: diversi vermi policheti producono stadi larvali planctonici.
- Molluschi: anche alcuni molluschi presentano larve planctoniche
- Cladoceri: comunissimi in acqua dolce, più rari in acque salmastre e marine




Zooplancton selvatico di cattura
Molto interessante lo zooplancton di cattura.
La raccolta avviene con reti idonee. Per leggere qualcosa in più reindirizzo a questo articolo —> Materiali e strumenti per campionare microrganismi
Aspetti alimentari
Le differenze circa il profilo nutrizionale dello zooplancton sono basate essenzialmente su: stadio di sviluppo dell’organismo, alimentazione seguita e naturalmente specie.
Un aspetto spesso trascurato riguarda la capacità di avannotti/pesci/coralli di catturare e cibarsi efficientemente dello zooplancton somministrato.
I protozoi come alimento
I protozoi ciliati sono una categoria di microrganismi unicellulari molto interessante. Vi sono alcune specie che potrebbero avere grande potenziale d’uso in acquariologia e acquacoltura.
I protozoi più comuni per uso alimentare sono, per l’acqua salata, gli Euplotes.
Senza addentrarsi nelle note tassonomiche, vi sono almeno altre tre o quattro specie di ciliati e flagellati che potrebbero risultare benefici per l’acquario senza particolari difficoltà di produzione.
Infine, è sicuramente da menzionare Fabrea salina, il grosso protozoo ciliato raccolto dal sottoscritto nelle Saline di Cervia in più occasioni.

Vantaggi nell'utilizzo di zooplancton particolare
I comuni Artemia e rotiferi sono apprezzati e consumati da molti animali, ma numerose specie ittiche (e anche di invertebrati) preferirebbero prede di forma e dimensione differente.
Alternando tipologie diverse di zooplancton si riesce così a soddisfare un numero molto maggiore di ospiti nell’acquario marino.
Dove reperire specie rare di zooplancton
Il problema maggiore riguardo lo zooplancton marino per acquari è la reperibilità, specialmente in Italia.
Spesso si fatica a trovare semplicemente i rotiferi e i copepodi, mentre sembra un’impresa impossibile avere tipologie un po’ più particolari.
Con il segue modulo di contatto mi si possono chiedere altre informazioni oppure consigli su dove reperire le specie, sia comuni, sia rare. Aiuterò volentieri nella ricerca!
[contact-form-7 id=”1593″ title=”Modulo di contatto 1″]